Partnership al progetto

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DOTTOR ALESSANDRO BULDINI – MEDICO VETERINARIO SPECIALIZZATO IN CHIRURGIA EQUINA.

Alessandro Buldini:
Medico veterinario
e-mail: alessandro.buldini@alice.it
curriculum vitae: https://irp-cdn.multiscreensite.com/741ab2f5/docs/1.3808528..pdf

In ambito veterinario, cosa significa occuparsi specificatamente del settore equestre e in cosa trova differente il suo lavoro rispetto alla medicina veterinaria “classica”?

Il cavallo è un animale tanto meraviglioso quanto complesso. Questo, in termini di studio e preparazione, richiede uno studio molto approfondito che è successivo alla laurea in medicina veterinaria. È per questo motivo che dopo essermi laureato nell’ ’86 in Medicina Veterinaria, a Perugia, ho  deciso di improntare la mia formazione e la mia successiva attività come ippiatra. E’ stata una scelta voluta da una forte passione personale che ho da sempre avuto verso il cavallo. Il mondo equestre è infatti un mondo un po’ a parte, in ambito veterinario, proprio per la necessità di avere una formazione ma anche più banalmente degli spazi congrui per poter lavorare. Non è un fatto di essere più o meno “complessa” rispetto al resto della medicina veterinaria; ogni animale è, nel suo, interessante ed elaborato a proprio modo. Di differenza posso dire che è sicuramente più difficile trovare strutture attrezzate per la cura del cavallo, quello sì.

 

Come mai è così difficile trovare una struttura specializzata nella cura e nel recupero del cavallo nel nostro territorio?

Non solo nel nostro territorio, come città di Roma, ma in generale in tutta Italia. Nella clinica veterinaria in cui lavoro (“Equine Practice – Campagnano di Roma,) ormai dal ’94, arrivano in cura cavalli da Roma, piuttosto che dal sud, dall’Umbria,… . E questo è significativo, fa capire che vuoi per la mancanza di attrezzatura, vuoi per la specificità del settore veterinario, mancano strutture; è evidente. Per questo motivo io, insieme ad altri due medici veterinari che sono Fernando Canonici e Valerio Serata, abbiamo fondato nel 1994 Equine Practice, per questo motivo.

 

Cosa necessita una struttura del genere?

Necessita sicuramente di attrezzatura specializzata, di macchinari e laboratori, e quindi di spazi più grandi rispetto ad una classica clinica veterinaria. Il cavallo poi, anche per il tempo di degenza, ha comunque bisogno di spazi più ampi rispetto a quelli di cui hanno bisogno  solitamente i classici animali domestici, cani, gatti, ecc. Ogni stanza in cui il cavallo deve in qualche modo entrare necessita di una certa dimensione per poter contenere l’animale, le macchine e l’equipe. Sia all’interno, per quanto riguarda l’ambulatorio, i laboratori ecc sia all’esterno, per far muovere il cavallo, tenerlo nei box piuttosto che nei paddock, … E poi, ad esempio, nel caso in cui si volesse inserire, all’interno della struttura, una vasca per la riabilitazione, anche lì lo stesso discorso.

 

Prendendo d’esempio la clinica in cui lavora, ho trovato molto interessante il fatto che, oltre al lavoro pratico, vengano svolti anche eventi, convegni e corsi su determinati temi in campo medico parallelamente al lavoro di cura dell’equino. In cosa consiste esattamente?

È una parte fondamentale. In quanto medico, in primis, è necessario un continuo studio e aggiornamento. In clinica infatti organizziamo eventi, chiamando persone esperte del settore, per confrontarci su questioni più o meno specifiche. È molto interessante oltre ad essere molto utile. Il confronto serve sempre, capire se un intervento è possibile farlo in altri modi, mostrare i vari casi, …, è stimolante. Inoltre, offriamo la possibilità ad alcuni ragazzi di svolgere un tirocinio al centro.

 

In quest’ottica, ritiene che possa essere utile fornire una sistemazione per gli studenti e non al fine di rendere più comoda e produttiva la loro permanenza all’interno del centro?

Sicuramente. Su questo tema, ad esempio, la clinica in cui lavoro non prevede un punto di appoggio per tirocinanti ecc. e sicuramente sarebbe un buon intervento da fare, nel mio caso. Sicuramente renderebbe il tutto molto più utile e produttivo.

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